Oppure necessariamente gli uni devono prendere in giro gli altri e gli altri devono dare degli esagerati ai primi? La dinamica è sempre la stessa, anche per mille altri argomenti: il proprio modo di vedere è l’unico possibile e tutti gli altri possono essere ridicolizzati.
Ora, non voglio dire che nessuno può avere una posizione estrema. Dico però che ci sono 5 posizioni:
- Quelli terrorizzati, che pensano che chi non è terrorizzato sia incoscente
- Quelli spaventati, che accettano che altri possano non esserlo
- Quelli cauti, che non hanno idea se dovrebbero terrorizzarsi o spaventarsi o se possono stare tranquilli o imperturbabili
- Quelli tranquilli, che accettano che altri possano non esserlo
- Quelli imperturbabili, che ridicolizzano chi non lo è
Ecco, quello che mi aspetto in un contesto sano è che ci siano più persone spaventate che terrorizzate, e più persone tranquille che imperturbabili. Non necessariamente che la distribuzione sia una gaussiana (quella a forma di campana, con tante persone di tipo 3, un po’ meno di tipo 2 e 4, e meno ancora di tipo 1 e 5), perché un po’ di polarizzazione nelle opinioni potrebbe essere naturale.
Ma quello a cui mi sembra di assistere, in questo caso come per quasi tutti gli argomenti un minimo sensibili, è una polarizzazione estrema, precoce e dunque ingiustificata.
PERO’ è anche possibile che questa polarizzazione sia solo un “effetto social network”: i terrorizzati e gli imperturbabili scrivono e pubblicano di più dei semplici spaventati o tranquilli? Ma d’altra parte, una sovraesposizione delle posizioni estreme non provoca a sua volta uno spostamento verso gli estremi?
Forse c’è bisogno che i cauti si esprimano e si espongano di più.
Pubblicato originariamente su Facebook